Vivere all'estero

Vi aspetto

Written by Amiche di fuso

Quando si sceglie la meta dove espatriare, si guardano di solito aspetti importanti come la qualità della vita, la sicurezza della città, le possibilità economiche, la qualità delle scuole, le prospettive di crescita, e così via. Raramente nel decidere se una nazione farà al caso nostro si pensa alla possibilità che qualcuno effettivamente ci venga a trovare. Perché immancabilmente alla vigilia della partenza, che sia per Londra, New York o Sydney, ci saranno grandi annunci da parte di tutti quegli amici che “sicuramente verranno a trovarci”. Nella realtà però le nostre camere per gli ospiti rimangono vuote, i divani-letto come nuovi e quel bel set di piatti inutilizzato.

Sicuramente, noi che viviamo fuori dall’Europa con le stagioni invertite e che siamo raggiungibili solo con due aerei e almeno un giorno di volo, siamo un po’ svantaggiati sotto questo punto di vista. Perché qui, ai confini del mondo, davvero non ci viene a trovare nessuno. In tanti, tantissimi vorrebbero farlo. O almeno questo è quello che ci dicono. Invece non vengono perché il volo è lungo e costa tanto; perché quando lì è estate qui è inverno e non ha senso venire; perché due settimane non basterebbero e di più non possono prenderne; perché vorrebbero girare bene l’Australia e non ha senso venire fin qui per vedere una città sola. Di scuse ne abbiamo sentite davvero tante e sono quasi tutte legittime. È vero, l’Australia è lontana ed il volo costa tanto. E’ vero, per vedere bene l’Australia non basterebbe una vita intera. Ma è vero anche che se metterete piede su quell’aereo, noi saremo le persone più felici di questo mondo.

madre e figlia lungo la costa

Se amiche-expat in altre parti del mondo devono fare a gara per riuscire ad incastrare tutte le visite di amici e parenti che ricevono, qua si fanno i salti di gioia se qualcuno varca il confine una volta ogni qualche anno. Io ad esempio, in 5 anni che vivo in Australia, ho ricevuto solo 3 visite: la prima anni fa dalla mia carissima amica E. (che però veniva in Australia principalmente in vacanza e per fare dei colloqui di lavoro), la seconda di mio fratello e della sua neo-moglie durante il loro viaggio di nozze (e si fermarono a Sydney solo 4 giorni), e l’ultima quella di mia mamma e del mio fratellino durante le ultime vacanze di Natale. Ed è questa la visita che più mi ha riempito il cuore di gioia: finalmente, dopo 5 anni di richieste, di preghiere e di scongiuri (già, perchè ci tocca fare pure questo), eccoli finalmente sbarcare in Australia!

Credo possiate immaginare la mia immensa gioia quando le porte dell’aeroporto di Sydney si sono aperte e tra la folla degli arrivi pre-natalizi ho scorto quei visi a me così cari. Quei visi che aspetto di vedere tra le strade di questa città e tra le mura di questa casa da ben 5 anni.

Neanche a dirlo le due settimane della loro permanenza sono state fitte fitte di impegni e sono passate in un baleno. Perché, se c’è una cosa che tutti questi anni senza un visitatore mi hanno regalato, è il tempo per pianificare nel dettaglio un’ipotetica visita. Durante una semplice passeggiata in città o una domenica al mare, o ancora in un weekend fuori porta, ovunque vada mi appunto mentalmente luoghi e attività che potrei mostrare a un ipotetico visitatore. E così la visita di una persona cara comincia ben prima del suo arrivo in aeroporto: comincia già ogni volta che vado in un posto nuovo o scopro una nuova attrazione.

La sua visita comincia per prima cosa nel mio cuore e nella mia testa.

famiglia a sydney

Le visite da queste parti sono così rare che, ovviamente, si cerca di ottimizzare al massimo i giorni a disposizione cercando di far vedere il meglio, e solo quello, di Sydney e dell’Australia. Ovvio nella speranza che anche loro si innamorino di questo mondo a testa in giù e tornino presto a farci visita! O quanto meno che ne parlino bene agli altri, in modo da incoraggiare futuri viaggi!

C’è tanta preparazione dietro l’arrivo di un caro quaggiù: l’itinerario della visita è pianificato nei minimi dettagli e niente è lasciato al caso. Forse sono un po’ eccessiva in questo ma per me è imperativo che, quei pochi che vengono fin quaggiù a trovarmi, abbiano una bellissima vacanza e possano tornare a casa con un bagaglio di emozioni e ricordi che non dimenticheranno facilmente.

Lo so che possiamo sembrare insistenti quando vi chiediamo, per l’ennesima volta, di venirci a trovare. Lo so che per voi sembra più sensato che siamo noi a tornare, in modo da vedere più persone in una volta sola, ma credetemi: per noi non è la stessa cosa.  Certo, tornare “a casa”, riabbracciare amici e parenti e respirare quell’aria così famigliare non ha paragoni: è e sarà sempre una gioia. Ma lo è altrettanto – se non di più – accogliere nel nostro nuovo paese, nella nostra nuova città e nella nostra casa una persona cara. Mostrargli quello che di questa nuova vita più ci rende felice, quello che di questa città più ci piace, e di come questa casa ormai parli di noi, sono gioie davvero ineguagliabili.

E allora, lasciatemelo dire ancora una volta: io vi aspetto, cari amici miei!

Claudia, Australia

Claudia ha collaborato con Amiche di Fuso da dicembre 2014 a novembre 2019.

Potete leggere Claudia qui

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Amiche di fuso

Amiche di fuso è un progetto editoriale nato per dare voce alle storie di diverse donne, e non solo, alle prese con la vita all'estero. Vengono messi in luce gli aspetti pratici, reali ed emotivi che questa esperienza comporta e nei quali è facile identificarsi. I comuni denominatori sono la curiosità, l'amicizia e l'appoggio reciproco.

13 Comments

  • È vero, ogni ospite che arriva fin quaggiù è davvero un gran regalo, perché non c’è niente da fare, a volte ci si sente davvero lontano da tutto e da tutti.
    Noi, grazie alle bimbe, abbiamo già ricevuto la vista dei nonni e quella di mio fratello che si è innamorato del nord del WA e forse tornerà a breve.
    Capiamo le motivazioni degli amici…ma li aspettiamo lo stesso 😉

    • Forse con i nipotini di mezzo è più facile convincere amici e parenti a venire in visita… In ogni modo, chi arriva fin qui davvero è speciale per noi!

  • Ti capisco benissimo.
    In realtà, mentre eravamo in Cina, solo un paio di persone ci hanno detto “vorremmo venire a trovarvi, ma…”, compresi i nostri familiari. Altri invece ci hanno proprio detto: ” Ma figurati se vengo in quel postaccio!” E potevamo perdere ore a spiegare che in realtà c’era molto da visitare, che sarebbero rimasti affascinati, che Shanghai è come New York, blablabla… Solo luoghi comuni e basta.
    E anche per noi, avere una casa grande, con 4 stanze da letto è servito praticamente a nulla.
    Per cui immagino quanto sia stato splendido e coinvolgente ricevere la visita della tua famiglia. Brava che li hai convinti!

    • Se quasi nessuno e’ venuto a trovarmi pur vivendo in questo paradiso, posso solo immaginare la tua situazione, Stefano. Posso solo augurarmi che presto anche tu riceverai visite di amici e parenti, anche se per loro la Cina non e’ un luogo “figo”

  • ciao Claudia! ora invio a tutti i miei amici il tuo post e li faro’ sentire delle caccole… Quando ho vissuto in Canada nessuno mi è venuto a trovare! Ok il Canada è lontano e i voli costano, ma adesso vivo in UK, a Chester (vicino Liverpool). In un anno e mezzo solo mia mamma ed una mia amica si sono fatte vive! Adesso arriveranno mia sorella e mio cognato solo perché ho regalato loro il biglietto. E’ bello far vedere alle persone che ami qual è la tua nuova, i posti che ami, gli amici che ti sei fatta, etc. Ma loro non capiscono. “vieni te in Italia, così riabbracci la nonna, andiamo a mangiare nel posto che ti piace tanto, e puoi salutare tutti!”
    Se è difficile per me, che praticamente vivo dietro l’angolo, non oso immaginare quanto sia dura per te!
    un abbraccio enorme!

    • Se per il Canada avevano almeno il motivo della distanza e del costo del biglietto, per UK davvero non hanno scuse! Sei davvero dietro l’angolo! Comunque mi rincuora sapere che non solo a me dicono certe cose! Triste, ma io sono comunque convinta che siano loro i primi a perderci… anche se ovviamente fa male a noi! Un abbraccio a te

  • Ti capisco. Io vivo vicinissimo all’Italia, sono ben servita dagli aerei, ma ci sono voluti due anni mezzo, tre nipotini e un grave problema tra me e mio marito per far muovere i suoceri, che beninteso non sono persone che non viaggiano, sono pure andati all’Expò, ma chissà perché di venirci a trovare non se ne parlava!
    E quanti amici sia ora, che quando ero in Spagna mi dicevano sì sì tranquilla che vengo a trovarti, ma erano solo parole.
    Se succede già in Europa figurati tu che sei agli antipodi! Quando abbiamo fatto un application per l’Australia questo devo dire che mi spaventava parecchio, alla fine il destino ha voluto tenerci ancora in Europa, ma chi lo sa cosa ci riserva il futuro.

    • Ecco, quello che più mi fa imbestialire sono le parole, le false promesse di chi continua a ripetere da anni che vivo in un paradiso e non vedono l’ora di venirmi a trovare… ma chissà come mai fanno viaggi in altre parti di mondo (anche piuttosto lontane e dispendiose), ma quaggiù non ci arrivano mai…

  • Parole vere ed emozionanti! Io sono in Europa e torno spesso, ma in ogni caso quando non vivi in un posto gettonato per le vacanze le visite si diradano tanto..

    • Tornare spesso in Italia è bellissimo e io vorrei poter avere la possibilità di farlo… ma comunque questo non toglie il desiderio di ricevere qui i miei cari…

  • A me “vorremmo venire a trovarvi, ma…” non lo dicono nemmeno perchè non esistono scusanti che possano giustificare i 300km…. Io sono del nord italia e abito in svizzera, per cui fattibilissimo anche in un weekend! senza prendere giorni extra e senza spendere molto… ma si sa che volere è potere…

  • Sono stata 23 anni in Nigeria e non e mai venuto nessuno. Ok non e un posto che attiri visitatori, ma io avevo belle case grandi , con piscina, fronte mare e tutte le comodita, ma……mai nemmeno mi hanno detto , ne parenti, ne amici, mi piacerebbe venire, Subito chiaro e tondo che non i sarebbero mai venuti. Eppure ogni paese, nonostante tutto, ha cose da vedere e cose da fare.

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